Martin Luther King, nasce l’uomo che ha insegnato a sognare in grande

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Il 15 gennaio 1929 nasce in Georgia Martin Luther King.  Figlio del pastore battista Marting Luther King Senior e di Alberta Williams organista della chiesa. Il 1929 fu segnato dalla grande crisi economica che ebbe effetti recessivi e gravemente destabilizzanti in tutto il mondo. Furono anche gli anni in cui si affermava con forza il jazz che unendo sotto la sua bandiera artisti bianchi e neri diede un notevole scossone all’America ancora profondamente razzista. Il giovane Martin ebbe la fortuna di studiare, e lo fece nelle migliori scuole concesse ai neri. A quattordici anni fu protagonista di un episodio che lo segnò profondamente. Fu costretto a cedere il posto a passeggeri bianchi, rimanendo in piedi per 140 km. Nonostante il clima razzista ebbe successi scolastici che lo portarono a guadagnarsi alcuni riconoscimenti. Si laureò in filosofia e nel 1954 divenne pastore come il padre. Negli anni 50 partecipò ad una conferenza su Gandhi e lì fece suo l’ideale della non-violenza. Sempre in quegli anni la sarta afro-americana Rosa Parks si rese nota del celebre rifiuto di concedere il posto ad un passeggero bianco. La Parks venne arrestata e accusata di aver violato le leggi sulla segregazione. Questo episodio scatenò la protesta di Martin. Questa protesta culminò nel celebre boicottaggio dei mezzi pubblici. Un boicottaggio durato 382 giorni. Ebbe strascichi in tribunale, finché la Corte Suprema dichiarò fuorilegge la segregazione razziale sui mezzi di trasporto pubblici in quanto incostituzionale. Iniziò la sua missione per il riscatto dei neri.  Fondò la Southern Christian Leadership Conference che riunì intere masse sotto il vessillo della non violenza. Riuscì a parlare al cuore di tutti i neri d’America. Le sue parole risuonarono nelle coscienze per la presa d’atto della situazione. Situazione che richiedeva uno sforzo da parte di tutti. Una reazione pacifica era possibile ma non facile. Subì arresti con qualsiasi pretesto, subì minacce, attentati. Richiese anche la fine della segregazione nelle scuole. Nel 1963 a Washington davanti al Lincoln Memorial radunò una folla di oltre 200.000 persone e per loro pronunciò il celebre discorso “I have a dream”. Interloquì con i fratelli Kennedy (all’epoca Presidente e Ministro della Giustizia) che gli promisero un’azione legislativa in favore delle masse nere. Nel 1964 ricevette il premio Nobel per la pace. Anno in cui fu approvata la legge sui diritti civili. Ma ciò che si modificò nella Legge non ebbe ancora a modificarsi nell’animo di alcuni. Fu ancora vittima di minacce e attentati. Nel 1966 fu colpito da un lancio di sassi durante una manifestazione. Nei mesi successivi tenne moltissimi discorsi, fu invitato a parlare davanti a tantissime persone per incoraggiarle, per vedere la terra promessa che lui stesso vedeva ma che temeva di non approdarvi da vivo. Fu dopo uno di questi discorsi, dopo parole profetiche che esprimevano la paura di non arrivare a vedere i fratelli bianchi e neri tenersi per mano che fu colpito a morte da James Earl Ray il 4 aprile 1968.

Ettore Poggi

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